Nostalgia: risposta.

Come i miei dischi sono le mie bugie
lontano dagli occhi nascosti in cantina
Morde forte la nostalgia di ieri
della luce soffusa ed il fumo di preghiera


Ora c’è da combattere
perché i miei occhi non cadono da soli
sui dettagli
sui segni
lasciati per stupirmi.

L’occhio divampa, i denti mostro

Dal mio buco umido e scuro

ho teso l’orecchio e interrotto il sonno

sono corso fuori verso l’alto

verso lo specchio, la mia metà nel cielo

inizio a gridare a te,

luna, che mi guardi e ti lasci guardare

generosa e brillante

mi scaldi e mi riempi

si vela il cielo di nuvole lievi

basta poco, un alito di vita

profumo di preda sotto il muso teso

ed è completa la mia immagine.

L’occhio divampa, i denti mostro

Voglio correre per cacciare presto!

Agguantare strappare succhiare

brina fumante di calore di sangue.

Per la forza che non ho

Ho paura di essere forte
prima di essere forte.

Del giudizio su di me
arroganza e presunzione
e non essere forte
della tua forza precisa.

Ho paura dopo essere stato forte
di non esserlo stato in te.

Ora mi abbandona
ed io abbandono te
fino ad oggi
che sono di nuovo qui,

per la forza che non ho
che viene da te
che passa per me
che ci porta lì,
a stare bene.